8° Tappa - Da Otranto a Vignacastrisi - 18 km
La tappa che ci ha condotti da Otranto a Vignacastrisi è stata più breve, ma non per questo meno impegnativa. Partenza, come sempre, attorno alle quattro e mezza. Usciti dal centro di Otranto, abbiamo optato per un tragitto più breve rispetto al tracciato della via Francigena, attraversando la campagna, piuttosto che percorrere la costa.
Ad accompagnarci, per cinque ore, un cielo plumbeo e un vento insistente, con la minaccia (mai concretizzatasi) di un temporale incipiente. Attorno a noi distese di terreni brulli, sterrati secchi e poche abitazioni. Complice anche il tempo atmosferico, la giornata ha assunto presto un taglio meditativo, di ritiro e silenzio. Abbiamo macinato i 18 chilometri e mezzo di itinerario assorti nei pensieri che, dopo otto giorni di pellegrinaggio, ciascuno di noi porta nel cuore in attesa di raggiungere la meta.
Poco dopo le 7.00 ci siamo fermati lungo la via per pregare le Lodi e, poco prima delle 10.00, eravamo già a destinazione.
Ad accoglierci, un locale originale, ricco di arte e cultura, L'Aia di San Giorgio, gestita da Lucio, un padrone di casa molto generoso e ospitale.
Dopo un po' di riposo, abbiamo gustato un pranzo abbondante e delizioso, preparato per noi con i prodotti dell'agriturismo. Dopo pranzo ne abbiamo approfittato per riposare, dandoci appuntamento per la Messa nel tardo pomeriggio.
Provvidenzialmente, ci siamo trovati all'Aia di San Giorgio proprio nel giorno in cui era prevista una serata culturale, con un "Canto alla luna" al quale abbiamo partecipato volentieri. Il ritmo suggestivo di flauto, percussioni e didgeridoo, in un clima intimo e di luci soffuse, ha preparato il nostro riposo, prima della penultima tappa, quella che ci condurrà da Don Tonino Bello, ad Alessano.
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